La donazione di ovociti può rientrare in un ciclo di fecondazione in vitro (FIVET). In questa procedura, ovociti sani donati da una donna vengono fecondati in laboratorio per una coppia infertile. È una soluzione indicata per chi non produce più ovuli propri o presenta altri motivi medici (aborti ricorrenti, patologie genetiche, insufficienza ovarica, ecc.).
Il principio è semplice: una donna sana dona i suoi ovuli a un’altra donna che non può utilizzarne di propri. La candidata donatrice deve superare un rigoroso iter di selezione (visita medica generale, analisi del sangue e, talvolta, colloquio psicologico). Deve essere idonea sia fisicamente sia mentalmente. Una volta accettata, inizia la terapia ormonale sotto stretto monitoraggio clinico.
Dal lato della ricevente si procede alla scelta della donatrice più adatta. Di norma la coppia seleziona una donatrice anonima in base a caratteristiche quali altezza, peso, corporatura, colore di pelle, occhi e capelli, gruppo sanguigno e fattore Rh. Alcune cliniche forniscono anche foto o dettagli aggiuntivi su origine, religione, orientamento sessuale, studi, professione, interessi, abilità, anamnesi familiare e genetica.
Uno snodo cruciale del percorso è il prelievo degli ovociti, che offre alla ricevente la possibilità concreta di diventare madre grazie al programma di FIV con ovociti donati.
Gli ovociti vengono fecondati con il seme del partner della ricevente (o con seme di banca) all’interno di un laboratorio specializzato. Quando gli embrioni raggiungono 2, 3 o 5 giorni di sviluppo, vengono trasferiti nell’utero della donna che porterà avanti la gravidanza. Per molte riceventi questa è l’unica opportunità di partorire un bambino.
I progressi scientifici hanno elevato gli standard e rivoluzionato la PMA. Oggi gli ovuli vengono prelevati chirurgicamente, fecondati in laboratorio e gli embrioni trasferiti nella madre intenzionale: quando la gravidanza si instaura, la donna può dare alla luce il proprio (sebbene non geneticamente) bambino.
Durante il ciclo di donazione, la coppia può scegliere procedure aggiuntive per aumentare il successo o ridurre i rischi genetici:
- ICSI (iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo)
- AH – Assisted Hatching (facilita l’impianto embrionario)
- Coltura a blastocisti
- MSOME/IMSI (selezione morfologica avanzata degli spermatozoi)
- Biopsia testicolare in assenza di spermatozoi nell’eiaculato
- PGD/PGT-M (diagnosi genetica preimpianto)
- PGS/PGT-A (screening cromosomico preimpianto)
Queste tecniche aiutano a scegliere gli embrioni più sani e a prevenire malattie genetiche o anomalie cromosomiche, migliorando ulteriormente le probabilità di successo.