Per molte coppie, il percorso verso la genitorialità non è una linea retta — è un viaggio che richiede pazienza, coraggio e fiducia nel processo. Questa è la storia di una coppia che ha iniziato il proprio percorso di fertilità nel 2015, piena di speranza e determinazione.
Dopo diversi tentativi infruttuosi di inseminazione intrauterina, si sono rivolti alla fecondazione in vitro con i propri ovuli presso Barcelona IVF. A soli 31 anni, la paziente ha risposto bene al trattamento, ma il risultato è stato agrodolce: un aborto spontaneo precoce e un trasferimento fallito. Poi, quando meno se lo aspettavano, una gravidanza spontanea ha portato alla nascita di un bambino sano.
Anni dopo, mentre sognavano di dare un fratellino al loro figlio, nuovi esami hanno rivelato fattori maschili nascosti che probabilmente avevano influenzato i cicli precedenti. Questa volta hanno scelto un percorso diverso — se sei curioso di sapere cosa è stato fatto diversamente e quale protocollo è stato assegnato a questa coppia, leggi il Case Study del paziente qui sotto.
Profilo della paziente: chi erano prima di iniziare la IVF
I pazienti nel 2015 si rivolgono alla nostra clinica per un caso di infertilita primaria idiopatica. La coppia prima di giungere in visita presso Barcelona IVF avevano gia’ eseguito due tentative di Inseminazione senza ottenere la gravidanza sperata.
Nel 2015 la paziente aveva una eta’ di 31 anni, mentre il partner aveva 39 anni e un seme normale allo spermiogramma.
Data l’anamnesi e la clinica dei pazienti viene proposta alla coppia un trattamento di FIVET/ICSI.
La paziente inizia stimolazione ovarica a luglio 2015 con FSH ricombinante e la risposta della paziente, sin dal primo controllo follicolare, e’ stata ottima. Anche il numero di ovociti recuperati e’ stata ottima e pertanto si decide di crioconservare gli embrioni (n. 2) e non trasferire per rischio di SHO. In Corso di FIV salta suibito all’attenzione il basso numero di ovociti fecondati per il quale sorge gia’ in quella occasione il sospetto di un qualche fattore maschile.
Il primo cryotransfer viene eseguito il mese seguente al pick up ovocitario e da esito positivo con gravidanza ma si interrompe a 8 ws di gestazione.
L’anno seguente a Aprile 2016 viene eseguito cryotransfer del secondo embrione rimanente ma l’esito in questo caso e’ stato subito negative, con prova di gravidanza negativa.
Lo stesso anno, a luglio 2016, i pazienti ci informono che hanno ottenuto un gravidanza spontaneamente e in regolare evoluzione. La gravidanza evolve regolarmente fino al parto di un bimbo sano ad Aprile 2017.
I pazienti ci ricontattano per una seconda gravidanza nel 2022. I pazienti decidono di intraprendere un trattamento di ovodonazione.
Diagnosi e protocollo IVF personalizzato: cosa ha fatto la differenza
Dato il sospetto insorto nel 2015 durante il ciclo di FIV eseguito presso la nostra clinica, si decide di sottoporre il partner a prove di II livello per indagare un eventuale fattore maschile prima di intraprendere ovodonazione.
I risultati delle prove richiedere per lui danno un esito patologico: FISH patologica e Frag DNA patologica. RIsultati che apparirebbero in contrasto con la gravidanza sponatena ottenuta ma che invece spiegano come sia sufficiente un singolo spermatozoide sano per una gravidanza sana.
Pertanto si decide di andare avanti con un trattamento di OD con seme di lui, pero eseguendo PGT-A sugli embrioni ottenuti per valutare la euploidia degli embrioni che pertanto verranno trasferiti.
Preparazione al transfer embrionale: passaggi chiave per migliorare il successo
I pazienti inziano un trattamento di ovodonazione con 4 embrioni euploidi trasferibi.
Il primo transfer viene eseguito a Novembre 2024 e il risultato e’ stata una gravidanza che e’ attualmente in regolare evoluzione.
Commento dell’esperto: il parere del dott. Raúl Olivares
Il dottor Raul Olivares è il Direttore Medico di Barcelona IVF. Ha iniziato la sua carriera nel campo della riproduzione assistita nel 1996. Nel 2003 ha fondato uno dei primi Dipartimenti Internazionali in Spagna presso l’Istituto Marquès, di cui è stato Direttore fino al 2010, per poi assumere la direzione medica di Barcelona IVF nell’ottobre dello stesso anno.
Dott. Raúl Olivares, Direttore Medico, Barcelona IVF
“Il caso di questi pazienti pone l’attenzione su diversi aspetti importanti.
Il primo tra tutti e’ il considerare i pazienti nel loro insieme, come coppia e quindi parlare sempre di infertilita’ di coppia e mai di singola infertilita’. Infatti potremmo supporre che I primi due embrioni trasferiti durante il ciclo di FIV, che non erano stati sottoposti a PGT-A e che uno di essi ha esitato in aborto, potevano essere aneuploidi e pertanto non hanno dato l’esito sperato.
La mancata gravidanza per causa embrionaria in quel caso la potremmo correlare al FISH patologico di lui, dato l’eta’ di lei ai tempi de la FIV. Pero’ e’ piu probabile, come detto precedentemente, che la causa potrebbe essere doppia ovocitaria e spermatica.
Questo spiegherebbe quello che successo nella ovodonazione appena eseguita. Infatti il numero elevato di blastocisti euploidi (4 in totale) confermano che a volte, se pur con un seme patologico, se la qualita’ ovocitaria e’ buona , la prognosi puo ‘ essere favorevole come successo a questa coppia.”
Questo caso mostra come un approccio personalizzato — che tenga conto di entrambi i partner e utilizzi test avanzati come il PGT-A — possa fare una differenza fondamentale nei risultati della IVF.
Adattando i piani di trattamento e rimanendo aperti a nuove opzioni come la donazione di ovociti, le coppie possono migliorare le proprie possibilità e avvicinarsi al sogno della genitorialità.
Se la tua storia personale è simile — o diversa ma altrettanto impegnativa — potresti voler contattare il dott. Raúl Olivares per una valutazione delle tue probabilità di successo con la IVF.
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